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Tempo di lettura: 3 minuti

Alla ricerca dell’orientamento

È questa la direzione giusta?

Closer 2022 / Philosophie - Is it the right direction? H/B/O/ - green arrows

Tutti nasciamo, ma come facciamo poi a trovare la nostra strada nel mondo? Cosa ci dà la sicurezza, la garanzia che non ci allontaneremo dal sentiero, sia in senso letterale che figurato?

Per rispondere a queste domande, passiamo tutta la vita – consciamente o inconsciamente – cercando di capire, studiare e descrivere noi stessi e tutto ciò che ci circonda. Per citare Goethe:

“L’uomo erra finché s’affanna.” Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832)

Abbiamo bisogno di una direzione per sopravvivere.

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Ecco un esempio:
Immaginate che qualcuno stia cercando di trovare la sua strada in una distesa di terreno piatto, senza punti di riferimento che lo guidino. Si sentirà un po’ perso e disorientato. Pensate a quanto più velocemente potrebbe raggiungere la sua destinazione se qualcuno gli indicasse il percorso. “Vai a destra” oppure “dirigiti verso sud”. O se gli desse consigli utili: “Non aspettare che faccia buio, perché può diventare pericoloso!” La persona manda una rapida preghiera al cielo, che aiuta sempre in questo tipo di situazioni difficili, controlla l’orologio e la posizione del sole nel cielo e poi si avvia verso sud.

Anche questo piccolo scenario immaginario illustra i numerosi e diversi livelli di “orientamento”. Di solito tendiamo a pensare all’”orientamento spaziale”, cioè la capacità di orientarsi in uno spazio e procedere di conseguenza, per esempio “andare verso sud”.

L’”Orientamento cronologico”, invece, si riferisce a contesti temporali, come ad esempio una data o una parte del giorno. Ad esempio, “prima che faccia buio”. Da un punto di vista spirituale, la fede può fornire una direzione nella vita. Pensate, ad esempio, alla persona che si sente persa del nostro scenario e che spera in un intervento divino. Anche considerazioni scientifiche, biologiche, politiche, artistiche, morali, etiche o filosofiche possono giocare un ruolo.

È possibile avere, dare, cercare o trovare una direzione. SWAROVSKI OPTIK considera un aspetto che le persone tendono a contemplare soprattutto quando perdono la strada.

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Avere una direzione da seguire

“C’è un’ape sul tuo braccio a occidente!” La maggior parte di noi troverebbe strana questa frase. Questo perché siamo abituati a pensare all’orientamento spaziale in termini delle categorie: “destra, sinistra, su, giù, davanti, dietro”. Tuttavia, questo contrasta col modo di pensare di popolazioni indigene che usano i punti cardinali per orientarsi. Nel caso di un “orientamento egocentrico”, gli oggetti sono sempre visti in rapporto al proprio corpo. Il che fa nascere spesso la necessità di un ulteriore chiarimento: “alla mia o alla tua sinistra?” L’uso dei punti cardinali rende superflua questa domanda. Alcuni studi hanno dimostrato che le persone che usano sistemi basati sui punti cardinali – come i guugu yimithirr, popolo aborigeno australiano – hanno un senso della direzione nettamente migliore. Hanno una sorta di “bussola interna” che permette loro di trovare immediatamente la strada da seguire in ambienti non familiari. Si pensa che l’orientamento spaziale che utilizza i punti cardinali sia evolutivo, mentre l’orientamento egocentrico è culturale e appreso. Questo spiegherebbe anche perché così tante persone (stimate tra il 20 e il 30 per cento) hanno difficoltà a distinguere tra destra e sinistra. Questo può potenzialmente avere anche conseguenze disastrose, come ad esempio errori medici o incidenti stradali.

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ORIENTAMENTO SPAZIALE

Indicare una direzione

Studi come quello dello psicologo dell'educazione Stefan Münzer mostrano che l’uso di sistemi di navigazione indebolisce sempre più l’orientamento spaziale. Usando una mappa stradale è possibile ottenere un prospettiva corretta; ad esempio, puntandola verso il nord e confrontandola con la propria posizione, si ottiene una buona visione d’insieme. Tuttavia, quando si utilizza un sistema di navigazione, è il dispositivo che svolge questa importante funzione e il display è egocentrico. Se utilizziamo una mappa per pianificare il nostro percorso, possiamo raggiungere una comprensione spaziale dei nostri dintorni e allenare il nostro senso dell’orientamento. Riusciremo così a creare una sorta di “mappa mentale” nella nostra testa, che ci consentirà di ottenere una visione d’insieme e una consapevolezza del percorso. Per evitare di perdere completamente questa abilità in seguito all’uso di sistemi di navigazione digitale, è consigliabile selezionare almeno una sezione del display più ampia sul dispositivo di navigazione, in quanto ciò può aiutare a creare una “mappa mentale”.

“Perdersi è imparare a trovare la strada.” (Dallo swahili)

Ovviamente, per trovare la direzione non ci affidiamo solamente a elementi visivi. Un esempio eclatante di orientamento acustico è quello delle persone non vedenti che hanno imparato a sfruttare l’ecolocalizzazione e che generalmente dimostrano una grande abilità in questo senso. Usano un biosonar producendo uno schiocco con la lingua per determinare la posizione, la densità e la dimensione degli oggetti in base ai diversi echi. Questo permette ai non vedenti esperti in ecolocalizzazione di condurre una vita per lo più indipendente. Anche l’olfatto, un senso che spesso tendiamo a sottovalutare, può fornire orientamento. Oltre ai punti di riferimento visivi e acustici, il nostro cervello immagazzina anche ricordi olfattivi nell’ippocampo, che ci aiutano a orientarci. In misura maggiore di tutte le altre impressioni sensoriali, queste ultime suscitano ricordi, del tipo: “questo ha l’odore della mia vecchia scuola materna”, anche se gli eventi originali risalgono a decenni prima.

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L’ORIENTAMENTO DEGLI ANIMALI

Molti animali, come orsi, elefanti, anguille e animali domestici tra cui cani e gatti, hanno un chiaro vantaggio per quanto riguarda l’orientamento olfattivo. Tanti di essi, infatti, percorrono migliaia di chilometri, anche a nuoto o in volo, senza perdersi. Gli uccelli migratori, in particolare, danno ogni anno prova della loro incredibile abilità di navigazione. Mentre i loro “strumenti” sono sorprendentemente simili, le loro abilità sono molto superiori a quelle degli esseri umani. Specie diverse di uccelli navigano inoltre in modi diversi: gli storni e molte altre specie affini usano il sole per orientarsi, mentre lo zigolo indaco, che vola di notte, usa la luna. Il campo magnetico terrestre, percepito dagli animali attraverso il senso della bussola, è particolarmente importante. Gli animali lo usano per una navigazione accurata, registrandone sia la direzione che la forza e memorizzando queste informazioni in una sorta di “mappa interna del campo magnetico”, a cui possono fare riferimento come una bussola per le loro rotte di volo. Tuttavia, la posizione precisa di questo senso della bussola negli uccelli non è ancora chiara.

Ricerca di una direzione

Oltre ai “fatti concreti” scientifici, esistono anche fattori che non possono essere oggettivamente quantificati o misurati, ma che hanno un ruolo molto importante. Sebbene da un punto di vista puramente pratico, la ricerca di una direzione si traduca semplicemente nell’andare a “sinistra o a destra”, cambiando radicalmente prospettiva ci si imbatte anche in una delle grandi domande della nostra esistenza: che direzione ha la nostra vita? La religione, la filosofia e l’etica si occupano di rispondere a questa domanda. Anche i libri di autoaiuto e i programmi di consulenza tentano di guidare il nostro cammino e indicarci la direzione da seguire.

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Ausili di orientamento

“Fornire una guida e una direzione che ci aiuti a trovare la nostra strada nel mondo e nella natura” è una considerazione essenziale anche per lo sviluppo dei nuovi prodotti SWAROVSKI OPTIK. Quando si osservano uccelli e altri animali selvatici, i nostri sensi, con l’aiuto di strumenti ottici di alta precisione per le lunghe distanze, ci aiutano nell’orientamento. Il dG, ad esempio, il primo dispositivo ottico per le lunghe distanze con una funzionalità di identificazione digitale, può aiutare a riconoscere diverse specie animali. Il binocolo NL Pure con tecnologia SWAROVISION o il modulo obiettivo da 115 mm per cannocchiali da osservazione mostrano anche i più piccoli dettagli a lunga distanza e forniscono così importanti indizi sul tipo di animale.

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L’orientamento è sempre un processo dinamico

A volte può essere molto facile perderlo improvvisamente. Quando si tratta in particolare di importanti domande sull’esistenza, la giusta direzione non è mai del tutto chiara. Come orientarsi è un problema che ci accompagna per tutta la vita.

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